14/04/2015 - 14/05/2015
Periferie dell'anima
Personale di Ottavio Sgubin
sede del Consiglio Regionale F.V.G. - TRIESTE - p.zza Oberdan nr.6
Sgubin è uno dei pochi artisti "politici" o, meglio, "sociali": ci ricorda nei suoi
quadri proprio i diseredati,quei barboni, uomini e donne, che troviamo sulle scale
delle metropolitane, nelle stazioni, nelle vie delle città di tutto il mondo, spesso
ci infastidiscono pure. Sgubin, si badi, esprime il suo pensiero, la sua denuncia
e la sua solidarietà senza polemica, è assai lontano dal "realismo", magari
"socialista", perchè il suo è "realismo umano": mostra persone reali, in carne
ed ossa, che soffrono la povertà assoluta difronte all'indifferenza dei più.
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24/01/2015 - 20/02/2015
Per non dimenticare
S'intitola "
Per non dimenticare" la mostra di
Ottavio Sgubin allestita nel municipio di Roveredo
in Piano, visitabile per tutto febbraio negli orari di apertura degli uffici. L'amministrazione
comunale roveredana, guidata dal sindaco
Mara Giacomini, ha così inteso commemorare
e ricordare, nel paese dove risiede l'artista, la triste realtà dei lager nazisti, attraverso le
rappresentazioni di Sgubin che offrono allo spettatore intensi momenti di riflessione.
Una mostra non semplice.
Come ha avuto modo di affermare
Giuseppe Mariuz, presidente dell'Anpi provinciale, nella
presentazione della mostra, «si trovano a fatica parole per raccontare gli orrori dei lager
nazisti. Altrettanta fatica prova l'artista che si accinge a rappresentare nelle sue opere
quell'immane tragedia».
Sgubin ha affrontato le tematiche dei lager con grande partecipazione umana, oltre che con le
sue capacità artistiche. Mariuz ha notato che per raffigurare le condizioni umane dei prigionieri
si è affidato agli strumenti più elementari: la matita, i pastelli e la grafite, sovrapposti a volte
con acquerelli dai colori ocra o giallognolo oppure con cupe ombre incombenti sulla scena
La massa informe di corpi straziati, ammassati su un carro o stesi a terra in attesa di passare per
il camino, è tratteggiata da segni essenziali e duri. I derelitti che ancora sopravvivono sono
accennati da bocche tragicamente spalancate o da occhi sbarrati dalla paura, dal deperimento
fisico e dall'orrore della mente.
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... leggi la presentazione di Giuseppe Mariuz [
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29/03/2014 - 30/04/2014
Il silenzio degli ultimi. Grandi tele dal 1988 al 2013
Inaugurata a Pordenone una personale di Ottavio Sgubin. Già il titolo
"
Il silenzio degli ultimi" grandi tele dal 1988 al 2013 dice molto;
ne viene rafforzata la valenza dal fatto che esplicitamente la Mostra è dedicata,
per volere dell’artista, "...all’amico
don Andrea Gallo...". Vi sono raccolte le grandi tele
che rappresentano la vita degli ultimi degli ultimi nella scala sociale di una realtà, come quella
che stiamo vivendo, in cui la crisi economica sta impoverendo sempre di più e sta ampliando la
forbice fra i sempre più ricchi ed i sempre più poveri. La Mostra inaugurata il 29 marzo, durerà
fino al 30 Aprile 2014 presso la prestigiosa sede dell’ex Convento di San Francesco a Pordenone.
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La presentazione è stata svolta da
don Luigi Di Piazza del Centro "Balducci" di Rugliano;
hanno preso la parola il Sindaco di Pordenone,
Claudio Pedrotti e l’Assessore alla Cultura
Claudio Cattaruzza. Il Catalogo della Mostra contiene testi dello stesso Claudio Cattaruzza,
ma significative testimonianze di don
Luigi Ciotti e dello scrittore
Vincenzo Consolo.
A latere dell’iniziativa e nell’ambito della Mostra alcune "bacheche" mettono in risalto il vasto
curriculum pubblicistico che ha coinvolto nel corso degli anni l’attività di
Ottavio Sgubin.
Fra i vari contributi segnaliamo il libro del nostro Vice Presidente,
Enzo Marigliano, intitolato
«
Laicum coenobium» edito nel 2001, in occasione di una delle prime Mostre del
pittore poordenonese dedicata al tema dei barboni.
Consigliamo vivamente la visione della Mostra.