21/04/2014 Cardinale Gianfranco Ravasi
I miei tormenti fanno parte della
fede
la Repubblica - Antonio Gnoli
LA LEVIGATA cortesia del Cardinal Ravasi si intona perfettamente con l'atmosfera ovattata
che proviene dalle stanze del Pontificio consiglio della cultura. In un pomeriggio in cui
i turisti, ormai esausti, sembrano ritrovare una quiete nel corteo seriale di pullman
parcheggiati lungo via della Conciliazione, vado a trovare sua Eminenza. Rientrato dal Nord
Europa, è in partenza per gli Stati Uniti. Gli chiedo se l'impegno internazionale non lo stanchi.
"Fra tre anni, allo scoccare del settantacinquesimo, potrò pienamente dedicarmi ai miei studi",
dice con divertita rassegnazione. Butto lì delle parole. Senza un ordine preciso. Convenevoli.
In attesa che si trovi una stanza dove colloquiare. A un certo punto gli ricordo di un'amicizia
comune: Beniamino Placido. E risveglio nel mio interlocutore un pathos antico: "Quell'amicizia
fu un dono. Beniamino aveva, delle virtù del laico, la disponibilità e l'ironia, la curiosità
e l'umiltà. Gli proposi di scrivere insieme una grammatica di ebraico biblico. Mi guardò senza
ansia. Potrei accettare solo a un patto. Quale? Chiesi. Che lei ci metta tutta la sua conoscenza
e io tutta la mia ignoranza".
... leggi tutto [
link ]